Restituzione di cose sottoposte a sequestro probatorio in fase di indagini preliminari

In questa interessante sentenza della Terza Sezione Penale si fa un po’ il punto su una questione che in effetti dovrebbe essere incontroversa che in pratica presenta spesso prassi difformi dal modello legale: la restituzione della cose sequestrate ai fini di prova del corso delle indagini preliminari.

La norma di cui all’art. 263, comma 4 c.p.p. è chiarissima, nel corso delle indagini preliminari provvede il pm con decreto motivato che può essere opposto avanti al GIP che procede ai sensi dell’art. 127 c.p.p.

Nel caso in questione come avviene non di rado, l’istanza di restituzione era stata correttamente presentata al pm che aveva ricusato di provvedere trasmettendo gli atti al GIP con parere contrario ed il GIP aveva difatti proceduto disponendo una “confisca anticipata” delle cose, istituto questo non presente nel sistema coma la Suprema Corte non manca di censurare annullando senza rinvio l’ordinanza del GIP.

In definitiva nel corso delle indagini preliminari di fronte ad una richiesta di restituzione di cose sottoposte al sequestro probatorio il pm deve provvedere direttamente in quanto di sua competenza funzionale sull’istanza e giammai trasmettere la stessa al GIP con un parere che è del tutto irrituale ed elusivo appunto della predetta competenza.

In tal modo l’istanza di fronte al decreto di rigetto del pm potrà presentare l’opposizione avanti al giudice che in questa fase sarà necessariamente il GIP il quale procederà ai sensi dell’art. 127 c.p.p. con udienza in camera di consiglio.

In definitiva il parere contrario del pm sulla istanza di restituzione non potrebbe mai essere considerato un provvedimento di rigetto anche implicito, mentre l’eventuale provvedimento del GIP è affetto da nullità assoluta per incompetenza funzionale, atto che oltretutto impedirebbe alla difesa di adire l’opposizione davanti al giudice competente

Nel caso de quo la Suprema Corte ha annullato senza rinvio i provvedimento del GIP di “confisca anticipata” restituendo gli atti al pm di Bologna affinché provveda sulla istanza di restituzione.

Filippo Poggi