Miscellanea Cassazione

In allegato alcune pronunce di sicuro interessa emesse dalla Suprema Corte negli ultimi mesi.

Nella prima viene rigettato il ricorso di un commercialista che aveva presentato all’Ordine di appartenenza una falsa autocertificazione in cui dichiarava di non avere carichi pendenti. La Suprema Corte oltre a svolgere pertinenti considerazioni sulla distinzione sul falso innocuo e sul falso inutile (i carichi pendenti non precludevano il mantenimento dell’iscrizione all’Albo), ha valutato come corretta la decisione del giudice di merito di escludere la ricorrenza dell’art. 131-bis del codice penale attesa la intensità del dolo e la mancata conversione della pena detentiva in pena pecuniaria.

In altra pronuncia assai ben motivata (Est. Morosini) viene annullata con rinvio l’ordinanza che aveva confermato gli arresti domiciliari a carico di un avvocato senza valutare se le intercettazioni telefoniche rese nel corso di un mandato (ancorché non ancora formalizzato ma la questione pacificamente non rileva), per un causa civile potessero essere utilizzate o dovessero piuttosto essere escluse, nel giudizio di rinvio previa valutazione della sussistenza altri gravi indizi di colpevolezza idonei a sorreggere la misura, il Tribunale del Riesame dovrà provvedere a motivare correttamente in ordine alla sussistenza del reato di concorso esterno in associazione di stampo mafioso.

In altra sentenza (Est. Pavich) è stato annullato il provvedimento del GIP che aveva disposto la confisca di beni dell’imputato dopo avere pronunciato la sentenza di patteggiamento, in quanto con la pronuncia della sentenza di esaurisce il potere del giudice: peraltro il provvedimento era stato emesso del plano senza neppure ricorrere alla procedura partecipata di correzione dell’errore materiale.

Nell’ultima sentenza viene accolto il ricorso del PM avverso una mancata convalida di arresto per detenzione di stupefacenti: è pacifico che il narco test non occorre per procedere alla convalida dell’arresto (la natura di stupefacente non risultava neppure contestata dall’indagato) mentre è utile/indispensabile per motivare la gravità indiziaria in caso di applicazione di misura cautelare a seguito di arresto in flagranza.

Filippo Poggi