Maltratta compagna e figlia e le perseguita online: necessaria la custodia in carcere

Sotto accusa per avere maltrattato l’ex compagna e la figlia, l’uomo sceglie assurdamente di minacciarla e offenderla non solo tramite telefono ma anche attraverso i social network. Legittimo, di conseguenza, secondo i Giudici, il provvedimento con cui gli viene imposta la misura cautelare della custodia in carcere (Corte di Cassazione, sentenza n. 57870/18, sez. VI Penale).

Inutile il ricorso proposto in Cassazione dall’imputato. Anche i Giudici del Palazzaccio, difatti, ritengono vada confermata “la custodia in carcere”. Decisiva la constatazione che egli ha ignorato completamente “il divieto di comunicazione” con l’ex compagna e la figlia, rivolgendo loro “messaggi vocali minacciosi” e “messaggi dai contenuti infamanti pubblicati sui social network”.

Fonte D&G

Nota a cura avv. E. Oropallo

Gennaio 2019