In questa interessante sentenza del CNF vengono affrontati i temi dei limiti dell’attività professionale del praticante avvocato alle luce della normativa della nuova LPF (solo patrocinio sostitutivo del dominus per alcuni organi giudiziari tra cui non rientra il TAR) e le modalità di impugnazione del richiamo verbale che è un provvedimento non disciplinare ma che comunque può sempre essere impugnato avanti il CNF se emesso dopo il dibattimento e con opposizione al CDD se emesso nella fase preliminare.
Notare che la sentenza del CNF è intervenuta quasi cinque anni dopo quella del CDD. Con un termine prescrizionale massimo di 7 anni e 6 mesi questo implica una quasi certa prescrizione della maggioranza degli illeciti deontologici (senza tenere conto del possibile ricorso alla Sezioni Unite Civili).
Nel caso di specie se il praticante è stato prosciolto non si capisce perché l’azione disciplinare non sia stata a suo tempo esercitata verso il dominus che meritava di essere adeguatamente sanzionato.
Filippo Poggi