E’ stata confermata la sentenza di condanna emessa dal GUP di Forlì e confermata dalla Corte di Appello censurata in Cassazione quanto al ritenuto dolo di tentato omicidio che invece era stato correttamente ritenuto sulla base del fatto che l’animus necandi deve essere in primo luogo accertato tramite l’idoneità degli atti con una prognosi formulata ex post.
Filippo Poggi